La Divinità di Gesù

In questa sezione è riportato un elenco di brani con le differenze di traduzioni tra Bibbia cattolica e Bibbia dei Testimoni di Geova con cui si cerca di negare la divinità di Gesù.

TNM=Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture.

Il testo greco di riferimento è “The Kingdom Interlinear Translation Of The Greek Scriptures” pubblicato dalla Società Torre di Guardia nel 1969 e nel 1985.


Traduzione CEI (2008)

TNM (2017)
Rispose loro Gesù: "In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono".Gesù disse loro: “In verità, sì, in verità vi dico: prima che Abraamo nascesse, io c’ero".

Nel testo greco originale è scritto egò eimì, presente del verbo essere (=io sono). Gesù afferma di essere come Dio dall'eternità (cfr Esodo 3,14).

La TNM, invece, cerca di far credere esclusivamente ad una pre-esistenza di Gesù rispetto ad Abramo. Nelle precedenti versioni veniva tradotto "io sono stato" (ed. 1969) o "io ero" (ed. 1987).


Traduzione CEI (2008)

TNM (2017)
Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre".Se non faccio le opere del Padre mio, non credetemi. Ma se le faccio, anche se non credete a me, credete alle opere, in modo da imparare e continuare a credere che il Padre è unito a me e io sono unito al Padre".

Nel testo greco è riportato il verbo estin (=è), non il verbo unire.

Con questa aggiunta si cerca di distruggere la perfetta identità di natura, tra il Figlio e il Padre, e quindi la divinità del Figlio, cercando di ridurre l'identità di natura tra Cristo e Dio ad una semplice unione morale o di volontà.


Traduzione CEI (2008)

TNM (2017)
[...] nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.mentre aspettiamo la felice speranza dela gloriosa manifestazione del grande Dio e del nostro Salvatore GesùCristo, [...]

In questo brano Paolo indica Gesù Cristo come Salvatore e grande Dio.

Nella TNM viene aggiunta la preposizione articolata del prima della frase "nostro Salvatore Gesù Cristo" per distinguere Dio dal Salvatore e per far credere al lettore che Paolo scriva di essere in attesa sia della venuta di Dio, sia delle venuta di Gesù Cristo.

Oltre a non essere presente nel testo greco la preposizione del, è da dire che nel Nuovo Testamento si parla sempre dell'attesa della sola venuta di Gesù Cristo, mai di quella di Dio.

Ciò viene ripetuto anche in 2 Pietro 1,1.


Traduzione CEI (2008)

TNM (2017)
Simon Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, a coloro ai quali il nostro Dio e salvatore Gesù Cristo, nella sua giustizia, ha dato il medesimo e prezioso dono della fede.Simon Pietro, schiavo e apostolo di Gesù Cristo, a quelli che hanno acquisito una fede
preziosa quanto la nostra mediante la giustizia del nostro Dio e del Salvatore Gesù Cristo.

Anche in questo caso, come in Tito 2,13, la TNM aggiunge la preposizione articolata del che nel testo greco non è presente.

Anche Pietro, come Paolo, parla di Gesù in quanto Dio e salvatore.

Da notare che al versetto successivo 1,2, riferendosi a Gesù, è scritto "La sua potenza divina [...]". Gesù, quindi, ha la potenza di Dio.


Traduzione CEI (2008)

TNM (2017)
Gli rispose Gesù: "Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: "Mostraci il Padre"? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.Gesù gli disse: “Sono stato con voi così tanto tempo, e tu, Filippo, ancora non mi conosci? Chi ha visto me ha visto anche il Padre. Come mai dici: 'Mostraci il Padre’? Non credi che io sono unito al Padre e che il Padre è unito a me? Le cose che vi dico non le dico di mia iniziativa ma è il Padre, che rimane unito a me, a fare le sue opere.

Anche in questo caso nel testo originale in greco è riportato il verbo estin (=è), non il verbo unire.

In questo passo, inoltre, vi è l'aggiunta della particella anche che tende ad accentuare la distanza tra il Figlio e il Padre a negare cioè l'identità di natura tra Cristo e Dio. Nel testo greco originale il termine anche non c'è.

Nelle versioni precedenti della TNM, tra l'altro, la parola anche era scritta tra parentesi quadre che indicavano al lettore che era un termine aggiunto per rendere i ltesto più comprensibile.

Nell'ultima versione sono sparite le parentesi quadre ed il lettore non è più avvisato che si tratta di  un'aggiunta arbitraria.


Traduzione CEI (2008)

TNM (2017)
Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.Se chiederete qualcosa nel mio nome, io lo farò.

Viene omesso il pronome personale mi, che si trova nel testo critico originale.

Cristo si attribuisce l'onnipotenza: egli direttamente, per potenza propria, farà tutto ciò che i discepoli gli chiederanno. Omettendo abusivamente il mi, si distrugge questa onnipotenza del Figlio.

La TNM traduce in questo modo per far credere che l'onnipotenza appartiene solo a Geova, che si serve del Figlio.


Traduzione CEI (2008)

TNM (2017)
Egli è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potenze. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono.Lui è l’immagine dell’Iddio invisibile, il primogenito di tutta la creazione; infatti tramite lui sono state create tutte le altre cose nei cieli e sulla terra, visibili e invisibili, che siano troni, signorie, governi o autorità. Tutte le altre cose sono state create tramite lui e per lui. Lui è prima di ogni altra cosa, e tramite lui tutte le altre cose sono state portate all’esistenza.

Nella TNM vi è l'aggiunta dei termini "altra" e "altra" per ben quattro volte non presenti nel testo critico originale, al fine di far credere che il Figlio di Dio sia una creatura, una delle tante "altre" cose create.

Anche in questo caso nell'edizione del 2017 della TNM sono state rimosse le parentesi quadre presenti nelle edizioni precedenti che indicavano l'aggiunta arbitraria.


Traduzione CEI (2008)

TNM (2017)
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l'essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini.Abbiate lo stesso modo di pensare di Cristo Gesù, il quale, pur esistendo nella forma di Dio, non pensò di appropriarsi di qualcosa che non gli spettava, cioè l’essere uguale a Dio. Al contrario, svuotò sé stesso, assunse la forma di uno schiavo e divenne come gli uomini.

I Testimoni di Geova preferiscono tradurre letteralmente "forma di Dio".

Il termine riportato nel testo greco originale è "morfè" (=forma), ma ad indicare che Gesù è morfologicamente uguale a Dio, ovvero di natura divina.

Traducono, inoltre, che Gesù non pensò di appropriarsi di qualcosa che non gli spettava, cioè  dell'essere uguale a Dio, ma questa frase nel testo greco non c'è.

Scrivi un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *